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Timoria › Biografia

Biografia

Dal 1988 ad oggi

1988: dopo alcuni anni trascorsi suonando con il nome di Precious Time, a marzo i Timoria pubblicano il loro primo singolo: si tratta di "Signornò", un brano dal contenuto fortemente antimilitarista dedicato ad Amnesty International. Il gruppo si esibisce dal vivo con grande frequenza, finendo per totalizzare circa 30 mila presenze ai propri concerti estivi. La partecipazione alla manifestazione Rock Targato Italia li porta ad incidere un mini-lp intitolato MACCHINE E DOLLARI, che contiene quattro brani di cui due, la title-track e "Ma perché non mi vuoi?", si faranno ascoltare spesso in radio, facendo registrare un buon successo. Quell'anno i Timoria partecipano anche alla compilation "Scorribande" con il brano "L'altra via", dedicato al 40° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. La formazione del gruppo non è ancora quella definitiva: mancano Enrico Ghedi, impegnato "a singhiozzo" per motivi di militare, e Carlo Alberto Pellegrini (Illorca), che arriverà nel gruppo l'anno dopo al posto di Davide Cavallaro.

1989: i Timoria continuano a suonare dal vivo. In giugno esce un nuovo 45 giri, composto dai brani "Non sei più tu" (che troveremo poi sul loro primo album COLORI CHE ESPLODONO) e "Pugni chiusi", cover del brano dei Ribelli che vuole essere un sentito omaggio a Demetrio Stratos, cantante degli Area nel decennale della sua scomparsa. In estate continua la tournée del gruppo, che il 13 giugno a Firenze debutta nella propria formazione definitiva con un concerto di solidarietà dedicato agli studenti di piazza Tien An Men. Il tour si conclude più di tre mesi dopo al Rolling Stone di Milano, il 28 settembre, con un concerto che apre lo show degli inglesi Stone Roses. A novembre di quello stesso anno esce il primo singolo frutto del lavoro dei Timoria con il produttore (e allora bassista dei Litfiba) Gianni Maroccolo: il brano si intitola "Walking my way".

1990: in aprile esce COLORI CHE ESPLODONO, il primo vero album del gruppo, produzione di Gianni Maroccolo (ma sull'album figurano altri due futuri C.S.I., Giorgio Canali e Francesco Magnelli, entrambi allora coinvolti nel progetto Litfiba) e management di Divinazione. L'album riscuote un buon successo tra gli addetti ai lavori, tanto da classificarsi sesto nel referendum annuale della critica musicale. Il singolo "Milano (non è l'America", corredato da immagini inedite di Wim Wenders, ottiene una buona rotazione tanto sulle radio che sul canale tv Videomusic. Il gruppo riparte per un tour che tocca 35 città italiane e li porta ad esibirsi a Parigi il 21 giugno per l'annuale festa della musica.

1991: l'anno inizia con un'insolita quanto coraggiosa partecipazione dei Timoria al Festival di Sanremo, dove il gruppo propone "L'uomo che ride": eliminati dalle giurie già nel corso della prima serata i Timoria smuovono qualcosa tra gli addetti ai lavori, visto che i giornalisti decidono su due piedi di istituire un premio della critica e lo assegnano subito al gruppo. Il premio della critica per le nuove proposte è tuttora previsto al Festival e riservato a quel brano che più di altri avrà messo in luce testi, musiche o contenuti originali e innovativi. A marzo esce il secondo album del gruppo, RITMO E DOLORE, ancora una volta prodotto da Gianni Maroccolo. L'album si avvale dell'artwork di Gianni Sassi, già ideatore e fondatore della Cramps, mitica etichetta discografica italiana per cui incisero, tra gli altri, gli Area.

1992: cambio di management e di produzione: escono Francesco Caprini (Divinazione) e Gianni Maroccolo, entrano Angelo Carrara (Target) e Maurizio Zappatini, ma il nuovo album, STORIE PER VIVERE, alla fine non soddisfa troppo né il gruppo né il pubblico, nonostante la presenza di ottimi brani come "Sacrificio" e "Atti osceni", o l'iniziale "Non siamo solo noi" dedicata a Freddie Mercury. L'album viene ripubblicato in un secondo tempo con aggiunta una canzone firmata da Ligabue, "Male non farà": i Timoria intanto macinano concerti con sempre maggior pubblico e aprono 11 date del tour di Ligabue Lambrusco e popcorn.

1993: continua fino a marzo il giro di concerti iniziato l'anno prima, poi il gruppo si chiude in studio per lavorare al successore di STORIE PER VIVERE. Ad ottobre esce VIAGGIO SENZA VENTO, un importante concept album prodotto in proprio e realizzato con la presenza di ospiti famosi come Eugenio Finardi, Mauro Pagani e Candelo Cabezas. Il lavoro viene recepito come il loro migliore e permette al gruppo di aggiudicarsi il primo disco d?oro della sua carriera. Segue un tour lunghissimo di 90 date in dieci mesi, che permette ai Timoria di farsi ascoltare da quasi 200 mila persone.

1994: il gruppo suona, suona e suona. Tra i concerti più importanti, sicuramente l'edizione '94 di Sonoria, festival rock italiano dal cast eccellente, che li vede sul palco con Sepultura, Helmet, Aerosmith e Whitesnake. Alla fine dell'anno i Timoria tornano in studio, per lavorare al nuovo album.

1995: a marzo esce 2020, nuovo album ancora una volta realizzato e arrangiato dagli stessi Timoria, che quell?anno si esibiscono anche in Belgio, Svizzera, Germania e Francia, dove il tour è particolarmente lungo e pone le basi per futuri rapporti, tanto umani che musicali. Il gruppo viene inoltre chiamato a partecipare al tributo ad Augusto Daolio, lo scomparso leader dei Nomadi, per il quale incide la classica ?Io vagabondo insieme a Gianna Nannini.

1996: a luglio Omar Pedrini pubblica "BEATNIK", il suo primo album solista, mentre fervono già i preparativi per il nuovo album dei Timoria, impegnati di continuo a suonare tra Italia e Francia. Il disco, che vede la partecipazione di ospiti come Leon Mobley (Ben Harper), Dave Fuczinsky (John Zorn, Freak Power) e Luca Zulu Persico dei 99 Posse, si preannuncia ancora più eterogeneo dei precedenti.

1997: a febbraio esce ETA BETA, album che risente delle contaminazioni transalpine proponendo la cover di Zobi la mouche dei Negresses Vertes e un brano cantato in francese e intitolato Europanic. Seguono un tour in Francia e un nuovo tour italiano, che parte ad aprile e finisce a novembre e segna l’ingresso nella band del percussionista Filippo “Pippo” Ummarino. In agosto durante una pausa dell’EtaBeta Tour i Timoria collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di due brani (Ti sento e C’è tutto un mondo intorno) per il suo album “Registrazioni Moderne”. In novembre collaborano con Marco Lodola, artista conosciuto in tutto il mondo per i suoi lavori realizzati con materiali poveri come perspex e anamel. I Timoria suonano all’inaugurazione di alcune mostre di Lodola. L’intenzione non è quella di essere un “Hortus Conclusus” ma di essere uno spazio aperto alla collaborazione e alle sinergie con svariati artisti; in questo senso va letto anche il lavoro di stesura di alcuni brani con testi di Aldo Busi che i Timoria stanno portando a termine e che vedranno la luce in un futuro nuovo album della band.

1998: il 15 febbraio esce SENZA TEMPO, antologia che celebra i 10 anni di carriera della band bresciana con una originale retrospettiva, nella quale trovano posto i classici del gruppo accanto a brani in versione live o alternate e a vere e proprie rarità. Per i Timoria è un importante momento di passaggio, che si conclude con l'uscita dal gruppo del cantante Francesco Renga. Nello stesso periodo Omar Pedrini è impegnato nell?organizzazione di quello che, nelle intenzioni del chitarrista dei Timoria, vuole essere un festival artistico all'insegna della contaminazione tra generi. Il risultato è il Brescia Music Art, una tre giorni di musica, pittura, scrittura, poesia, installazioni video e tanto altro che - tra il 5 e il 7 giugno - porta nel capoluogo lombardo 883, Jovanotti, CSI, Alberto Fortis, Marco Lodola, Marc Kostabi, Emidio Clementi, Enrico Ruggeri, Madaski, Daniele Silvestri e altri artisti, con esibizioni interdisciplinari e proprio per questo ancora più insolite e interessanti. È proprio in quell'occasione che i Timoria presentano al pubblico la nuova formazione comprendente Filippo Ummarino (percussioni) e Sasha (voce e chitarra ritmica) e cementa ancora di più il rapporto con Marco Lodola, nel cui atelier artistico - Lodolandia, uno spazio ricavato all'interno di una ex-fabbrica, a Pavia - il gruppo compone buona parte del nuovo album. Proprio a Lodolandia i Timoria fanno ascoltare, poco più di cinque mesi dopo - il 26 novembre - Profondo blu e Deserto, le prime anticipazioni di TIMORIA1999: ed è lì che debutta ufficialmente il Gruppo '98, che Omar definisce un'unione trasversale di artisti, un progetto di cosmesi e rivisitazione del bello che vuole operare sulla realtà provando a trasformarla

1999: il 28 gennaio esce TIMORIA 1999, il nuovo album del gruppo, composto da 12 canzoni. In copertina l'opera di Marco Lodola Il cavallo. Nel mese di marzo i Timoria iniziano un nuovo tour che li porta in tutta Italia e parte dell’Europa. Il 31 dicembre dopo più di ottanta concerti chiudono il tour in p.za della Loggia a Brescia con un concerto per il nuovo millennio.

2001: esce a febbraio EL TOPO GRAND HOTEL, decimo album del gruppo. El Topo electrico tour inizia a maggio e tocca durante l’estate i maggiori centri italiani. Omar Pedrini pubblica per Stampalternativa una raccolta di poesie intitolata “Acqua d’amore ai fiori gialli”. EL TOPO GRAND HOTEL si è classificato terzo miglior album dell’anno nel referendum indetto da Musica & Dischi.

2002: I Timoria partecipano (per la seconda volta) nella sezione big alla 52°edizione del Festival di Sanremo con il brano “Casa mia” che è inserito in “UN ALDO QUALUNQUE SUL TRENO MAGICO”, il nuovo disco dei Timoria in uscita il 5 Aprile. “Un Aldo qualunque sul treno magico”, oltre ad essere l’11° album del gruppo, è anche la colonna sonora di “Un Aldo qualunque”, film che uscirà a fine Aprile per la regia di Dario Migliardi e che vede come protagonista Fabio De Luigi, meglio noto come Olmo. A coronamento del discorso perseguito dai Timoria che da sempre contaminano la propria musica con incursioni in altri campi artistici, Omar Pedrini reciterà il ruolo di uno scatenato prete rock (Don Luigi) all’interno del film stesso. "UN ALDO QUALUNQUE SU UN TRENO MAGICO" è un disco dai forti colori Beat, con incursioni psichedeliche che richiamano il mondo musicale degli anni ‘60/’70 sporcato, però, dal sound rock che dall’inizio della carriera contraddistingue i Timoria. “Casa mia” oltre ad essere un brano legato al film è una canzone dalle forti tinte autobiografiche visto che i Timoria hanno lasciato Brescia per trasferirsi a Milano. Il cd singolo del brano sanremese esce l’8 Marzo, e contiene come bonus tracks “E’ così facile” e le inedite versione live registrate nel corso del recente “El Topo Elettrico Tour” di “Sole Spento” e “Frankestein”.

2003: Esce Timoria Live : Generazione senza vento, doppio album dal vivo con il quale i Timoria salutano il pubblico prima di un indefinito periodo di pausa. Il disco contiene registrazioni tratte dagli ultimi tour della band.

2004: Omar Pedrini torna al Festival di Sanremo con la canzone "Lavoro inutile", aggiudicandosi il premio per il miglior testo, a cui fa seguito la pubblicazione di "Vidomàr", suo secondo album solista. Nel frattempo Diego ed Illorca fondano i Miura, nuova band di cui fanno parte anche Killa, ex chitarrista degli Zona e Jack alla voce.

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